SORGENTI
Sorgenti, Fontane e Bottini
Soriano nel Cimino ed in particolare il Monte Cimino si sono da sempre caratterizzati per una peculiarità che è quella dell’abbondanza di acqua. La nostra piccola montagna infatti è ricca di tante sorgenti che hanno dato vita, sia dentro che fuori dal paese, a tantissime fontanelle, solo dentro Soriano ne sono presenti più di venti. Tra tutte queste fonti d’acqua ce n’è qualcuna sicuramente più famosa sia perché legata alla storia, come il “Fonno de la Botte” o come “Acqua Maggiore” sia per un valore affettivo che avevano i cittadini di un tempo che lavoravano sulla montagna come i “mulai”, “porcai” o boscaioli.
Alcune di queste le abbiamo ritrovate e sistemate e di seguito trovate alcune informazioni a riguardo, tante altre sono state dimenticate e stanno aspettando il nostro arrivo!
Bottino "ddi Fonno de la Botte"
Il testo latino così riporta:
AQVAM HANC
AB INNOCENTIO PORTA
SIBI CONCESSAM
ANNIBAL CARD S CLEMENTIS
IN COMMODVM DOMVS SVAE
DVCI CVRAVIT
ANN DÑI MDCCXXXXV“Annibale (Albani) Cardinale di San Clemente curò che venisse condotta per comodità della sua casa questa acqua a lui concessa da Innocenzo Porta nell’anno del Signore 1745”
Bottino storico del 1745, quello del “Fondo della Botte” (in dialetto Sorianese “ddi Fonno de la Botte”), da tempo abbandonato e quasi dimenticato dai sorianesi, è stato riscoperto dall’Associazione nell’agosto del 2020.
La lastra marmorea, posta a coronamento del bottino della sorgente, è ben conservata e appare di gran pregio e di elevato livello qualitativo, dato questo che si riflette anche nella disposizione del testo. Quest’ultimo infatti si distingue per un’elegante impaginazione a sette linee di scrittura con giustificazione centrale, e per una composta, austera e raffinata lictera epigrafica quadrata dal forte stile antichizzante.
La sorgente di Fondo della Botte scaturisce sul fianco destro di un avvallamento, interposto alle località collinari Bastia (a sinistra) e Fondo di Paterno o Fondo della Botte (a destra), presso uno degli antichi sentieri che conducono alla vetta del Cimino. Qui l’acqua sorgiva venne parzialmente captata e condotta nel Palazzo Albani, residenza del Cardinale Annibale, presso i piani alti del quale evidentemente non era possibile far risalire l’acqua delle sorgenti di Papacqua, scaturenti ad un livello più basso.
L’epigrafe vuole celebrare e commemorare questa concessione, richiesta dal Cardinale a Innocenzo Porta, in qualità di Priore di Soriano, che provvide formalmente ad effettuare la concessione, dato che la sorgente si trovava in una zona pertinente ai beni e alla giurisdizione della comunità sorianese.*
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Sorgente "Le Tre Fontanelle"
Situata su un punto di passaggio, questa sorgente era frequentata in passato sia la mattina che la sera al rientro, da “mulai”, boscaioli e tutte le persone che lavoravano in montagna, le quali, passando da qui, si fermavano a bere. In questo posto, a partire dal mese di maggio e fino a dicembre, viveva in passato un simpatico signore che si occupava delle castagne e conversava amichevolmente con le persone in transito in quel luogo. Nei pressi della sorgente infatti è possibile ancora trovare una vasca di forma rettangolare dove il signor Nunzio Allegrini metteva le castagne in ammollo. A poche decine di metri inoltre vi era un essiccatoio, chiamato “Il Gemello”, per il fatto che fosse formato da due strutture uguali ed adiacenti, di cui ancora oggi sono presenti le mura, nel quale il signor Nunzio metteva le castagne ad essiccare.
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Sorgente di "Cozzano"
Nei pressi della sorgente di Cozzano si trova un fontanile ed una piccola area picnic. Questa zona era famosa in passato per le merende con la “panzanella” di ritorno da giornate passate al mare. Dopo 20 anni di abbandono è tornata al suo splendore.
Grazie alla collaborazione con l’amministrazione comunale di Soriano Nel Cimino, sono stati ripristinati, oltre alla sorgente, i tavoli ed i cestini.
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Sorgente di "Sambuco"
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Sorgente di "Acqua Grande"
Questa sorgente, con annesso bottino, è tutt’ora utilizzata dal ristorante “Baita La Faggeta” da cui preleva l’acqua tramite delle pompe.
Nel ripulire la sorgente, oltre ad una piccola vasca di accumulo d’acqua, abbiamo trovato l’imbotte della porta d’entrata del vecchio bottino, che riporta una data: 1683. È inoltre riportata un’altra epigrafe che probabilmente indica il nome della casata che lo fece costruire.
Per permettere alle persone di bere abbiamo infine costruito una struttura sfruttando una vasca già presente.
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Sorgente "L'Innominata"
Questa sorgente, riscoperta e ripulita all’inizio dell’autunno del 2021 dall’Associazione, è situata in località Pian Di Ciliano, alle pendici del Monte Roccaltìa, a poche decine di metri dal sentiero CAI 123 e non molto distante dal Bottino di Vasuccino.
Nonostante i nostri innumerevoli sforzi per cercare il nome originale che le persone del posto gli avevano attribuito tanti anni fa, non siamo ancora riusciti a scoprirlo. Per tale motivo l’abbiamo rinominata, momentaneamente, l’Innominata.
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