CHI SIAMO

L’idea nacque alla fine di Marzo del 2017 da due ragazzi di Soriano Nel Cimino, Lanno Berti e Alessandro Chiani, che passeggiando nei sentieri boschivi del territorio sorianese presero atto del degrado e della sporcizia che stava rovinando non solo il paesaggio, ma tutto l’ecosistema e il sottobosco dell’intera zona. Quindi, stanchi di vedere quantità inaccettabili di rifiuti sparse per il territorio selvaggio ed incontaminato del Monte Cimino, iniziarono, da lì in avanti, ogni sabato, ad organizzarsi per bonificare piccole discariche e combattere il “vigliacchismo” ambientale. A mano a mano riuscirono a coinvolgere sempre più gente, con il passa parola, fino ad arrivare nel tempo a contare decine e decine di persone. 
Grazie al perseverare dei membri l’associazione iniziò a vantare un buon appoggio da parte della cittadinanza sorianese e nell’estate del 2020, con il comportamento attivo ed entusiasta del presidente e fondatore dell’associazione, Lanno Berti, si sono presentate altre opportunità per la valorizzazione del territorio e la riscoperta di antiche tradizioni.
Con le testimonianze di chi abitava e viveva il Monte Cimino, si è arrivati a conoscenza di numerose sorgenti e vasche di accumulo sparse per la zona che andavano certamente trovate e messe a nuovo per riscoprire quella che era la vita quotidiana della comunità e creare un sistema da riconvertire in ottica di fruizione turistico-ricreativa.
Abbiamo iniziato con la sorgente di Acqua Maggiore e poi con quella di Cozzano. Successivamente, si è presentata l’occasione del sentiero nominato “ddi’Fonno de la Botte” che ha aperto la possibilità di valorizzare il collegamento tra il centro del paese e la Faggeta del Monte Cimino. Poi le altre sorgenti, le Tre Fontanelle, Acqua Spasa, Acqua Grande e Vasuccino.

Attualmente sono 35 gli associati attivi e circa la metà è sempre presente ad ogni uscita, ma sono molti di più gli amici sostenitori che sporadicamente si uniscono al gruppo, arrivando a toccare una sfera di circa 80 persone.
Per una realtà comunitaria di circa ottomila abitanti sono numeri incoraggianti per stimolare la cittadinanza e creare rigenerazione sociale.