È finita con una bella mangiata di ottime salsicce, offerte a tutti i partecipanti dal nostro Gaetano, l’escursione che il 10 aprile abbiamo organizzato per l’inaugurazione del nuovo sentiero.
Circa 50 persone, sotto un bellissimo sole a riscaldare un fredda mattina di aprile, sono partite alle 9 in punto in direzione Pian di Ciliano passando per Via delle Bandite. I ragazzi dell’associazione, ben distinti dai loro classici gillet gialli con il logo de La Menica Alta, erano organizzati per assistere e guidare il gruppo di persone che si muoveva.
Dopo circa 40 minuti, lungo il sentiero CAI 123, siamo arrivati nei pressi dell’indicazione Vasuccino, dove è presente un noto bottino di acqua della zona. Da qui la maggior parte delle persone ha scelto di salire a visitarlo, godendo anche della bellezza del percorso che vi conduce, altri hanno atteso alla base perchè già visitato o per evitare la faticaccia, considerato il lungo cammino ancora da percorrere.
Una volta tornati sul percorso principale, dopo poche decine di minuti, siamo arrivati nei pressi della sorgente “L’Innominata” che per la prima volta è stata visitata da un gruppo di persone, considerando che è stata scoperta e ripulita solo a Novembre 2021. Qui vari gruppi hanno fatto a turno per visitare la bellissima sorgente.
Ripreso il sentiero principale siamo arrivati fin sotto la cima di Roccaltìa, dove una ripida salita attendeva con ansia l’arrivo del gruppo, che, senza farsi abbattare, ha arrancato fino alla deviazione dove è presente il nuovo cartello informativo del sito archeologico. Da qui la pendenza si è addolcita e ha permesso di arrivare agevolmente sulla vetta, a 750 mt, dove il buon Marco, ha dato indicazioni storiche ma soprtattuto sulle origini geomorfologiche del luogo. Riscesi da Roccaltìa, un lungo e ripido sentiero, da poco ripristinato dall’associazione, ha condotto il gruppo nel luogo dove era previsto il ristoro, nei pressi della sorgente del Sambuco. Qui i partecipanti hanno potuto deliziarsi degli ottimi panini con porchetta di Andrea e bere un buon bicchiere di vino.
Dopo circa un’ora il cammino è ripreso, sempre in pendenza, lungo il sentiero CAI 103 che all’improvviso ha aperto le porte per l’entrata nella fantastica Faggeta Vetusta del Monte Cimino. Qui l’habitat naturale cambia radicalmente e sembra di entrare in un bosco fatato, silenzioso, dove parla solo la natura. Sempre salendo ci siamo ritrovati prima nel luogo chiamato “Aula Didattica” e da qui, percorrendo prima un tratto del 123A ed un altro breve tragitto lungo il 103, siamo arrivati in località Menica Alta a 978 mt dove svetta una vecchia torretta di avvistamento della guardia forestale.
Da qui, abbiamo di nuovo raggiunto il percorso 123A, chiamato “ddi Fonno de la Botte”, con la sua famosa discesa (o salita) K2, che ci ha riportati indietro verso Soriano, passando prima per il fontanile di Cozzano e poi per la storica Fontana “ddi Fonno de la Botte”, a 10 minuti dal centro del paese.
Giornata sicuramente faticosa ma intensa, che ha permesso a molte persone di visitare il nostro territorio, di valutare il lavoro che svolge settimanalmente l’associazione e di stare a contatto con la natura di un paesaggio ancora incontaminato.
Noi ci siamo sicuramente divertiti perché è la nostra passione e speriamo sia piaciuto a tutti i partecipanti che ringraziamo e ai quali diamo appuntamento alla prossima escursione. Si perché noi siamo già a lavoro!
Per vedere il percorso intero, da qui è possibile vedere il tracciato chiamato Trekking Spacca Cimino.